Nel 1325 Albertino Mussato, scrittore e personaggio politico padovano, fu esiliato definitivamente dalla sua città e si ritirò a Chioggia, dove trascorse gli ultimi anni di vita e attività letteraria. A questa ultima stagione creativa si deve il De...
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Nel 1325 Albertino Mussato, scrittore e personaggio politico padovano, fu esiliato definitivamente dalla sua città e si ritirò a Chioggia, dove trascorse gli ultimi anni di vita e attività letteraria. A questa ultima stagione creativa si deve il De lite inter Naturam et Fortunam, un dialogo filosofico vòlto a indagare l'influenza relativa di Natura e Fortuna sulle sorti dell'universo, sulla storia e sulla vita umana, nonché il rapporto tra contingenza e necessità e il problema dell'eventuale esistenza del fato. La disputa tra Natura e Fortuna tocca una molteplicità di argomenti, richiamati anche mediante il filtro delle fonti antiche e medievali e giustapposti al ritmo vivace del dialogo, dove i toni pacati della disquisizione intellettuale si alternano a quelli pungenti dell'invettiva: l'opera affronta diversi temi di filosofia morale, ripercorre le vicende personali dell'autore e offre un affresco, a tratti cupo, della storia politica a lui contemporanea. Il presente volume contiene la prima edizione critica e traduzione italiana del dialogo mussatiano, finora inedito nel suo complesso